Breve Storia di Rapallo: Dalle Origini Antiche ai Trattati di Rapallo del XX Secolo


In questa pagina vi racconterò in breve la storia di Rapallo, un incantevole comune della Liguria situato lungo la Riviera di Levante, è una delle perle del Golfo del Tigullio. La sua storia, ricca e variegata, si distingue per eventi storici significativi, un ricco retroscena culturale ed un patrimonio architettonico di grande interesse.

Le Origini

L’origine di Rapallo è antica. Alcuni ritrovamenti fanno pensare che vi vivessero già delle popolazioni nel 700 a.C.. Le prime tracce di insediamenti umani a Rapallo risalgono all'epoca pre-romana, con i Liguri come principali abitanti della regione. Dopo la sconfitta delle popolazioni Liguri e la conquista romana, Rapallo inizia a svilupparsi come centro abitato, grazie alla sua posizione strategica lungo la costa ligure, che la rende un punto di collegamento importante per le rotte commerciali marittime e terrestri. Reperti archeologici testimoniano la presenza romana nella zona e, anche grazie al ritrovamento di resti di imbarcazioni e di merce nelle stive di alcune navi affondate, la presenza di alcuni porti strategici all'interno del Golfo del Tigullio.

Tuttavia, per arrivare alla prima testimonianza scritta dobbiamo aspettare fino al 964 d.C., dove in un documento notarile di vendita di un terreno viene chiaramente citato il borgo rapallese. Il nome di Rapallo deriva probabilmente dalla presenza di acquitrini paludosi (“Rea Palus”, dal latino cattiva palude, oppure “Ra Palù”) che erano presenti alla foce del fiume Boate, e vicini al vecchio abitato. Tuttavia altri attribuiscono il toponimo di Rapa lo alla presenza diffusa della coltivazione delle rape. Un’ultima ipotesi penderebbe per il termine gotico Rappa, “ruga”, “fenditura” “piega” a riprendere la morfologia del territorio di Rapallo”)

Il Medioevo

Durante il Medioevo, Rapallo subisce numerose trasformazioni. Nel 1229, Rapallo si unisce alla Repubblica di Genova, entrando a far parte del potente dominio della città-stato marinara. Questo legame intreccia le sorti della cittadina con quelli della "capitale" e porta Rapallo a godere dei benefici, quanto dei sacrifici sostenuti dalla Repubblica marinara. Durante gli scontri tra Genova e Pisa, Rapallo subisce un attacco della flotta toscana, dove viene distrutto un primo castello medievale (e no, non è quello che potete ammirare oggi sul mare. Un po’ di pazienza e ci arriviamo :)).

Nel XIV secolo, Rapallo ottiene lo status di libero comune sotto il dominio genovese, incrementando il proprio sviluppo economico e sociale. Tra la fine del XV secolo ed il XIV secolo, la città verrà investita, come molti altri paesi della penisola italica, dagli scontri tra Francesi e Spagnoli per il controllo dei potentati italiani. Erano iniziate le lunghe "Guerre D'Italia". Proprio durante una della battaglie qui combattute, l'8 settembre 1494 venne assaltato l'ospedale di Sant'Antonio da parte dei mercenari Lanzichenecchi e uccisi circa 50 malati. L'ex ospedale è oggi il Municipio della città.

Un'altra minaccia, terribile ed implacabile doveva però ancora arrivare. Questa volta dal mare. Prima del sorgere del sole del 4 luglio 1549, l’ammiraglio turco Ali Turghud Réis (conosciuto come Dragut), assalta la cittadina, portandosi via con sé beni e numerosi schiavi da vendere sui mercati berberi. Di lì a poco, insieme al castello di Rapallo (1551), verranno costruite numerose fortificazioni costiere (“torri saracene”) per avvistare e difendere le coste liguri dagli assalti.

La torretta di San Fruttuoso

La Madonna di Montallegro

Malgrado gli eventi avversi, sotto l'influenza genovese Rapallo continua a fiorire. La città si arricchisce di splendidi palazzi, chiese e opere d'arte.

Forse a conforto del crudele destino che aveva colpito la città, viene riconosciuta l’apparizione della Madonna di Montallegro (2 luglio 1557) sul monte Leto, dove sorgerà il Santuario omonimo.

Eretto nel 1558, oltre a rappresentare ancora oggi il fulcro delle tradizionali feste di luglio, testimonia il periodo di prosperità artistica e spirituale.

NS. di Montallegro

La Grande fortuna del Turismo

A partire dal XVIII secolo, Rapallo e le riviere, iniziano a diventare mete d’interesse per chi, per diletto ed istruzione, intraprende viaggi internazionali per riscoprire l’Italia e la cultura classica (grand tour). Allo stesso modo, il clima mite e la vicinanza al mare, fanno di molte località della riviera ligure e della costa azzurra, stazioni climatiche favorevoli alla cura dei malati.

Con la fine della Repubblica di Genova e l’arrivo della Monarchia Sabauda Rapallo vive un nuovo momento di trasformazione. Nel 1823 viene deviato ed irregimentato il corso del fiume Boate per permettere l'espansione del porto. Vi siete mai chiesti cosa ci sta a fare quel bel ponte medievale chiamato, "Ponte di Annibale" che troneggia su di una strada carrabile? Ecco spiegato l'arcano 🙂
Nel 1868 viene inaugurata la stazione ferroviaria di Rapallo, rendendo la cittadina facilmente raggiungibile per visitatori di tutto il mondo. La ricettività turistica cambia rapidamente, e nel golfo del Tigullio, spuntano progressivamente imponenti strutture alberghiere di prima qualità con Grand Hotel e nuovi servizi destinati ai forestieri. Gli orti, prima prevalentemente a scopo familiare, diventano indispensabili al sostentamento dei servizi di ristorazione. Cartoline e Pubblicità fanno il giro del mondo, ammaliando ovunque i ricercatori del bello. Così, personaggi di fama nazionale ed internazionale prendono dimora per alcuni mesi o stabilmente nel Golfo (Nietzsche, Sibelius, Hemingway, Ezra Pound, ecc.).

Rapallo è uno delle stazioni turistiche più ambite della Riviera Italiana.

Congressi internazionali - i trattati di Rapallo

Al termine della prima guerra mondiale, Rapallo diventa sede di due importanti trattati internazionali. Il 12 Novembre 1920, le delegazioni diplomatiche di Italia e Jugoslavia firmano il Trattato di Rapallo presso Villa Spinola (oggi all’interno del territorio di Santa Margherita Ligure). All’Italia vengono assegnati i territori dell’Istria e Zara. La città di Fiume viene dichiarato stato indipendente, lasciando aperta la famosa questione di Fiume fino all’annessione del 1924 a seguito della sigla del Trattato di Roma.

Il secondo trattato venne sottoscritto in una sala del Grand Hotel Imperiale, anch’esso precedentemente parte del territorio rapallese. In occasione della Conferenza Internazionale di Genova, una delegazione della nuova e “reietta” Russia Sovietica firma con la “sconfitta” Germania un accordo di rinuncia reciproca alla riparazione delle spese di guerra, di ripristino di normali relazioni diplomatiche tra i due paesi e di mutua assistenza economica. È il 16 aprile 1922, l’inizio di quel “Rapallo Geist” (spirito di Rapallo), a cui si ispirano fino all’ascesa di Hitler, i rapporti tra i due paesi.

In quei giorni in città, oltre alla presenza della Corazzata Cavour, all’ancora di fronte al Kursaal, sono presenti 200 carabinieri, e 1254 delegati. Oltre a questi, sono numerosi i giornalisti ed inviati speciali, tra cui anche Hemingway, D’annunzio e Pietro Nenni.

Villa Spinola - Villa Del Trattato - Trattato di Rapallo 1920

Il Secondo Dopo Guerra

Finisce la guerra. Rapallo, a differenza della vicina Recco, viene quasi interamente risparmiata dai bombardamenti degli alleati. Tuttavia, la più significativa ed evidente evoluzione urbanistica della città risale proprio a questo periodo. Il tratto di autostrada tra Recco e Rapallo viene inaugurato il 15 dicembre 1965 segnando l'inizio di una nuova fase economica e sociale.

Il termine "Rapallizzazione", utilizzato da Indro Montanelli per denunciare il fenomeno, denota il processo di incontrollata urbanizzazione di alcune località italiane a seguito del boom economico del dopoguerra. Il chiaro riferimento alla "cementificazione" è legato alla cittadina di Rapallo in quanto presa a simbolo dell’involuzione architettonica avvenuta a partire dagli anni 60 con enormi danni naturalistici, urbanistici ed estetici. Vennero infatti, negli anni costruiti numerosi edifici senza adeguate vie di comunicazione, parcheggi, punti di aggregazione. Il fenomeno coinvolse altresì numerose zone di montagna e di mare in altre località italiane (come ricorda l’analogo termine "Riminizzazione" per denotare il processo avvenuto nella cittadina romagnola). Il recente passato di Rapallo ed i suoi protagonisti posano ancora le proprie ombre sulla sua attuale realtà, avvolgendola e rendendola poco permeabile al progresso.

Malgrado queste contraddizioni, spesso poco visibili agli occhi di un turista, Rapallo è oggi una città che si offre come una attraente scelta per una vacanza. Grazie alla presenza di una storia vivace, un patrimonio naturale di enorme importanza e la sua posizione strategica, che le permette di essere facilmente collegata tanto a Genova, quanto alle Cinque Terre, Portofino, Santa Margherita Ligure e Camogli, Rapallo è ancora oggi una scelta ideale per conoscere la Liguria ed il territorio.

Il Castello sul Mare, il Lungomare Vittorio Veneto, la Basilica dei Santi Gervasio e Protasio e il già menzionato Santuario di Montallegro sono solo alcune delle attrazioni che testimoniano la ricca eredità culturale della città. Le "Feste di Luglio", le feste patronali che ricorrono ogni anno nei primi tre giorni del mese di Luglio per celebrare la Madonna di Montallegro, mantengono viva la testimonianza di un passato che mai tramonterà.

«E’ impossibile parlare del paesaggio senza essere un poeta o citarne un altro.»

Sigmund Freud, lettera da Rapallo - 1905

Bibliografia e Approfondimenti

Benatti Pier Luigi & Carta Emilio (2000) - Il convegno e i trattati di Rapallo Burzi Pietro - Corsari Saraceni e Barbareschi
Carta Emilio (2018) - Italo Primi: L'uomo e l'artista
Rotta Alessandra - Rapallo: La storia nei Secoli (2019)

Altri fonti:
MarenostrumRapallo Il Trattato Italo Jugoslavo - https://www.marenostrumrapallo.it/il-trattato-italo-jugoslavo/
Roger Crowley tradotto da F. Saba Sardi (2009) Imperi del Mare: Dall'assedio di Malta alla Battaglia di Lepanto