In questo articolo parlo del sentiero escursionistico dell’Acqua Viva. Il sentiero dell'Acqua Viva parte da Paraggi, località che si trova tra Santa Margherita Ligure e Portofino, per giungere fino al Mulino del Gassetta, nel cuore del Parco di Portofino. L'escursione è breve, circa 1,3 km e permette discoprire un'area misteriosa e poco conosciuta ma di significativaimportanza culturale e naturalistica. Per la versione inglese di questo articolo puoi cliccare qui .
Caratteristiche Tecniche
Distanza: 1,3km (Sola Andata) Dislivello in salita: 220m (Sola Andata)
Tempo stimato: 45 minuti (soste escluse) Difficoltà: Facile (buon livello di allenamento fisico richiesto) Segnaletica Sentiero: Pallino pieno e riga rossi
Accorgimenti: Il sentiero potrebbe essere scivoloso, specialmente dopo intense piogge o durante il periodo autunno/inverno. Si consiglia l'uso di calzature adeguate, come scarpe da trekking o da trail, per garantire una migliore aderenza al terreno. Portare con sé un bastone può essere d'aiuto per mantenere l'equilibrio e fornire un supporto aggiuntivo durante la camminata.
Il Sentiero
Il percorso si snoda lungo la valle dell’Acqua Viva fino a giungere al primo dei mulini del sistema molitorio dell'Acqua Viva, il Mulino del Gassetta. L'itinerario non presenta molte deviazioni né grandi difficoltà tecniche. Tuttavia, il sentiero è quasi interamente in salita. Inoltre, la presenza di umidità è costante e nel periodo autunnale/invernale o a seguito di forti piogge il percorso potrebbe essere particolarmente scivoloso.
Il tratto da percorrere è breve, circa 1,3 km. Sul sentiero sono presenti degli interessanti pannelli informativi del Parco di Portofino, che spiegano l’importanza culturale e naturalistica di questo percorso. Il sentiero è adatto a chi vuole fare due passi nel verde su un sentiero poco praticato oppure come percorso di congiunzione ad una più ampia escursione tra Santa Margherita Ligure e Portofino all’interno del Parco di Portofino.
Il punto di partenza è il parcheggio di Paraggi in Via Paraggi a Monte, Paraggi. Il percorso inizia alla sinistra della Mandragola, ex-mulino e poi ristorante oggi in attesa di nuova destinazione. Il pannello informativo posto in corrispondenza vi introdurrà alla vita della civiltà dei mulini. Per tutto il percorso seguite il segnavia con una pallina sopra una riga rossa (vedi foto). Nel primo tratto troverete un piccolo guado (con relativo divieto di passaggio in caso di ordinanze di allerta meteo) per poi iniziare la salita tra resti diruti di vecchi mulini così come case rurali restaurate. Al termine del percorso giungerete al Mulino del Gassetta.
Il più a monte dei 35 mulini esistiti e tra gli ultimi ad aver cessato l’attività, il Mulino del Gassetta è oggi un punto ristoro con adiacente area pic-nick. Il ristorante è chiuso durante il periodo invernale. Per verificare i giorni di apertura potete consultare il sito della Portofinese. Nell'area pick nick, oltre all'ultimo pannello informativo del percorso dell'Acqua Viva, sono presenti gli antichi lavatoi pubblici in pietra, utilizzati in passato dagli abitanti delle località limitrofe.
Il ritorno
Il rientro può essere effettuato tramite lo stesso percorso dell'andata. Se si desidera fare un percorso ad anello senza discostarsi troppo dal percorso originario, una volta arrivati al Mulino del Gassetta potete proseguire verso località Gave (segnavia a croce rossa) per poi ridiscendere verso paraggi (segnavia con 3 palline rosse). Nel momento del mio sopralluogo questo sentiero era chiuso per la caduta di alcuni alberi e non ho potuto verificare le condizioni. In quest’ultimo tratto è comunque presente una deviazione che porta all’Abbazia della Cervara dalla quale si può poi proseguire fino a Paraggi tramite il lungomare.
Interesse storico culturale
Il percorso della Valle dei Mulini è un breve percorso articolato su 9 tappe e che parte dalla località di Paraggi tra Santa Margherita Ligure e Portofino, fino ad inoltrarsi nel cuore del Parco di Portofino. La valle era anche chiamata valle dell’acqua viva, per la ricca presenza di fonti d’acqua perenni (16 sorgenti) che alimentavano il corso del torrente.
L’escursione ci da modo di conoscere l’antico sistema di sfruttamento delle risorse idriche per la macinazione di cereali, castagne e per la spremitura delle olive. La presenza di condotte artificiali permetteva la raccolta dell’acqua in bacini artificiali per poi confluirla fino alle ruote dei numerosi mulini posti sulla via con un meccanismo a catena. L’acqua era convogliata nella torretta, attraverso la quale veniva canalizzata nella caditoia di alimentazione. L’energia provocata dalla caduta dell’acqua permetteva poi il movimento della ruota. Persa la potenza l'acqua proseguiva il suo corso canalizzata per andare ad alimentare una successiva ruota o per procedere fino agli invasi di un altro mulino.
Il complesso molitorio dell’Acqua Viva risale al 1271 ed è riportato dal cartografo Matteo Vinzoni nei suoi lavori del 1777. Il sistema dei mulini era costituito, fino al XIX secolo da un insieme di 35 mulini. Dal 1915 la portata del torrente è stata notevolmente ridotta per fornire gli acquedotti di Santa Margherita Ligure e Portofino, accompagnando la scomparsa della secolare destinazione molitoria della valle.
Le fasce circostanti erano un tempo coltivate, permettendo di ottenere prodotti destinati per lo più al sostentamento delle famiglie. Erano rari i surplus che potessero essere destinati al commercio. La presenza dei mulini contribuiva ad alimentare la povera economia della valle. Le merci da portare ai molini arrivavano dai villaggi circostanti tramite i muli, oppure portate per mare fino alla baia di Paraggi venivano poi trasportate a dorso di mulo per essere macinate. Di sovente chi trasportava le merci doveva aspettare anche per più notti che arrivasse i suo turno per la macinazione. Il mugnaio veniva spesso compensato in natura, con una parte del prodotto finito oppure con lavori agricoli o edili.
Questo articolo è stato scritto da Alberto Romano, Guida Ambientale Escursionistica. Il percorso descritto è frutto dell'esperienza personale di escursionismo sul territorio e quanto indicato è protetto dal diritto d'autore. Chi legge si assume la responsabilità di verificare i tracciati, le mappe ufficiali e le informazioni prima di effettuare l'escursione e di valutare la propria adeguata preparazione ad effettuare il percorso.